Tutti hanno affrontato il dramma pavimento almeno una volta nella vita. Ti è mai capitato di stare seduto sul divano a rimuginare sulla scelta più giusta, valutando i pro e i contro?
Tra le tecniche più diffuse c’è la sopraelevazione, ossia il pavimento flottante (anche detto galleggiante).
Si tratta, nel caso non lo sapessi, di mettere in posa una pavimentazione che non poggia direttamente sul solaio, ma su elastomero (una gomma) antivibrante: il risultato è una superficie rialzata, che produce due grandi vantaggi, un ottimo risultato a livello di isolamento acustico e uno altrettanto notevole a livello di isolamento termico. Ciò rende questa tecnica perfetta per latitudini fredde e per case vecchie che disperdono calore attraverso i solai e utile per minimizzare il rumore di calpestio che spesso affligge gli abitanti dei condomini, per esempio.
Ovviamente, per eliminare i problemi del calpestio è necessario andare a intervenire sul pavimento dell’abitazione che genera il rumore, normalmente quella sopra di noi, quindi l’intervento, se mirato ad eliminare il rumore di passi sopra la vostra vostra testa, va fatto nell’appartamento che vi sta sopra.
Il pavimento flottante è un intervento fondamentale se si vuole operare un isolamento estremo, poggiandoci sopra contro pareti, così da creare la cosiddetta stanza nella stanza.